domenica 24 maggio 2009

Ah! Questa è arte! E l'arte va premiata! (Totò)

"Perché non fai i contorni? Sarà una domanda stupida, ma è come... come se non sapessi chi sono."
"E' questo il punto" disse Nick.
"Quello che non voglio" disse Edgar "è vederti..."
Si passò una mano sulla faccia, irritato per essere costretto a spiegare le parole. Aveva le mani macchiate di grafite. Si scostò i capelli, ormai lunghi e incolti, dagli occhi, sporcandosi la fronte. Non capiva bene neanche lui perché lavorasse come lavorava. E per quanto strano possa sembrare, negava le proprie emozioni.
"Vedermi come?".
"Come ti vedi tu. O come ti vedono gli altri. Come una donna affascinante, bellissima. Non me ne importa nulla. Io cerco solo un'immagine realistica. La realtà, capisci?".
No, Stella non capiva.
"Nel senso che vuoi vedermi dal di fuori, come se fossi un'estranea?".
Adesso anche lui guardava corrucciato il disegno, picchiettando con impazienza la matita sul tavolo.
"Neanche".
"Come un oggetto?".
Edgar si strofinò la macchia sulla fronte.
"Una cosa inanimata? Insensibile?".
"No, non inanimata. Solo quello che vedo".
Qui Stella cominciò a scorgere un significato.
"Non quello che senti".
"Ecco. Non quello che sento".
"E questa sarebbe la realtà".
"Questa sarebbe la verità" disse Nick.
Edgar alzò lo sguardo e gli lanciò un'occhiataccia.
"Questa sarebbe una gran stronzata".

"Follia" P. MacGrath, Adelphi, pp. 124-125