martedì 24 luglio 2007

Quinto Potere - Parte II

GLI INTOCCABILI




Black Dahlia ••
di Brian De Palma
con Josh Hartnett, Scarlett Johansson, Hillary Swank, Aaron Ekhart
Un noir come piace a De Palma, giocato sulle ambiguità dello sguardo e dell'identità per un romanzo monstre di James Ellroy.
Il film sconta un po' i cliché del regista, restando sempre un po' sfiatato, nonostante la prova attoriale del cast (fenomeno Ekhart, la Johansson è invece oltremodo indisponente con l'esasperazione delle sue moine e broncini), anche manieristico vista la distonia tra regia e sceneggiatura che non asciuga la letteratura del romanzo come invece faceva in LA Confidential.
Comunque una festa per gli occhi di chi ama vedere scrivere la macchina da presa.



L'ultimo Inquisitore •••
Film solo all'apparenza filotelevisivo, in cui la sapienza registica di Forman pennella non un contesto storico, ma fantasmi, ombre, incisioni di personaggi oscillanti tra bene e male, tra gli eventi storici e le ambizioni e le grettezze umane. Memorabile la sequenza della zincografia: un omaggio filologicamente perfetto e estremamente delicato all'arte e all'artigianalità. premio per la traduzione del titolo più scemo dall'inglese (Goya's Ghost) all'italiano



The Departed •••
di Martin Scorsese
con Jack Nicholson, Leonardo DI Caprio, Matt Damon
Film di maniera per Scorsese. Se non fosse lui, comunque, (e se non avessimo visto l'originale) grideremmo al capolavoro.


Miami Vice ••••
di Michael Mann
con Colin Farrel, Jamie Foxx
Dopo Collateral, un'altra perla per chi non ha paura di confrontarsi col grande pubblico portandogli il suo punto di vista.
Un film tormentato, sporco, sgranato. Come piace a me.



L'ODIO




300 •••
Di Zack Snaider
Un film (e un fumetto) visivamente, cinematograficamente dirompente. Un film (e un fumetto) estremamente reazionario. Al limite dell'esaltazione nazistoide. Una contraddizione che è difficile da sciogliere, forse impossibile.
Snaider girerà anche il film di un altro fumetto, Watchmen, all'opposto rivoluzionariamente anarchista, segno di una confusione piuttosto evidente... e probabilmente di una mancanza di punto di vista.


PENSAVO FOSSE AMORE INVECE ERA UN CALESSE


Volver •
Di Pedro Almodovar
con Penelope Cruz
L'ho recensito male ai tempi dell'uscita nelle sale, l'ho rivisto in dvd. Non ho cambiato opinione.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

bravo. a parte goya's ghost, chiaro. sei vivo?

Anonimo ha detto...

goya's ghost era bello. So vivo, vivissimo.

Anonimo ha detto...

Su Goya's Ghost non parlo nemmeno, mentre a Volver concederei qualcosa in più almeno per la canzone e per la scena della tortilla mangiata nel patio, ah che bello

Personaggio Narrante ha detto...

forfecchia, forfecchia...

Prof. Enrico Marani ha detto...

VOLVER pessimo, almodovar fortunato ed ampiamente sopravvalutato. Sempre la stessa ricetta ormai noiosissima...Penelope Cruz è un pezzo di legno.